Un nuovo obiettivo è stato raggiunto per l’agricoltura biologica e per la protezione del suolo. Arriva una bioplastica mater-bi utilizzata per la produzione di teli per la pacciamatura, che ora saranno biodegradabili perchè prodotti con il massimo contenuto di materia prima rinnovabile derivata da fonti naturali non OGM e che possono garantire la totale biodegradabilità in suolo e l’assenza di effetti tossici per l’ambiente. La bioplastica mater-bi, è stata infatti certificata conforme al disciplinare “Mezzi Tecnici AIAB”, regolamento nato per dare sia agli agricoltori che ad altri professionisti, la certezza di utilizzare prodotti che, oltre a rispettare la normativa vigente sui mezzi tecnici ammissibili in agricoltura biologica, siano compatibili con l’ambiente e rispondano a requisiti tecnici ed etici di sostenibilità. 

La novità, presentata al Biofach 2020, è frutto di un intenso lavoro portato avanti dall’azienda Novamont, che ha prodotto il nuovo materiale, da  AIAB che l’ha certificata, in conformità al disciplinare “Mezzi Tecnici” e allo standard europeo  UNI EN17033, e da Bioagricert. Utilizzabile in diverse condizioni ambientali e su colture con cicli diversi con ottimi risultati agronomici, grazie alla biodegradabilità nel suolo, questi teli non necessitano di essere recuperati e smaltiti al termine del ciclo colturale, ma possono essere lasciati nel terreno ove vengono biodegradati ad opera di microrganismi, contribuendo così alla riduzione della produzione di rifiuto plastico e a preservare il suolo dall’inquinamento da plastica.

In Europa vengono utilizzate annualmente circa 85.000 tonnellate di teli plastici per pacciamatu­ra per una superficie totale di 460.000 ettari. I teli per pacciamatura in plastica tradizionale (non biodegradabile) devono essere rimossi dal campo al termine del ciclo di coltivazio­ne, spesso contaminati da residui colturali che possono incremen­tare il peso del 65% rispetto al telo nuovo. Rimuovendo il telo vengono rimossi anche terreno e sostanza organica (SOM) con­tenuta nel suolo; stimando che una percentuale pari all’1,2 % di sostanza organica venga rimossa con questa operazione in un anno, si arriva ad una quantità di 1800 tonnellate di SOM rimossa ogni anno. Scegliere di utilizzare i teli agricoli biodegradabili in suolo significa contrastarne il degrado, evitando la contaminazione con plastiche.

Lavorabile sulle più comuni macchine per estrusione, il telo di pacciamatura in MATER-BI certificato AIAB è stato presentato ufficialmente a Norimberga durante il BIOFACH 2020, la più grande fiera del biologico al mondo, e può essere considerato uno strumento per rispondere agli obiettivi dello sviluppo sostenibile (OOS/SDGs – Sustainable Development Goals) delineati dalle Nazioni Unite.